Mindfulness delle Luci e dei Suoni interiori: Il Respiro dell’Universo
Orario 10.30-17.30 (con pausa pranzo dalle 13.00 alle 14.00)
Il concetto di Mindfulness ha origine nelle tradizioni contemplative buddhiste, risalenti a circa 2500 anni fa. Il termine ‘mindfulness’ deriva dalla parola “Sati” che in lingua Pali (la lingua utilizzata dal Buddha per conferire i suoi insegnamenti) fa riferimento a uno stato di “presenza mentale”.
Si può quindi pensare alla Mindfulness come “la consapevolezza che si raggiunge prestando volutamente attenzione, e in modo non giudicante, alla propria esperienza momento per momento” (Kabat-Zinn, 2003).
Nella Mindfulness delle Luci e dei Suoni interiori integriamo la meditazione sui suoni sacri delle sillabe seme della tradizione buddhista tibetana Ngalso con la respirazione circolare e consapevole, vivendo un’esperienza di regressione. Il suono delle campane tibetane e del tamburo conferiscono armonia e ritmo all’esperienza, aiutandoci a stabilire un contatto con la Chiara Luce della coscienza, Osel in tibetano.
‘Cavalcando’ il respiro, viaggiamo attraverso i mandala dei cinque elementi che costituiscono la nostra realtà interna ed esterna, per entrare gradualmente in contatto con la Chiara Luce e imparare a relazionarci con essa in modo semplice e consapevole.
La Chiara Luce diviene così il faro della nostra esistenza.
La parte pomeridiana verterà sulla pratica del Reiki Usui e del Chawang Ngalso con scambi di trattamenti e Armonizzazioni. Le Armonizzazioni, Reju in giapponese, consentono anche a coloro che non hanno ancora ricevuto il primo livello di Reiki di poter partecipare attivamente agli scambi durante la giornata.
Si consiglia di portare con sé una copertina.
Gli strumenti di indagine interiore utilizzati non sono da considerarsi forme di terapia medica o psicologica.